E’ stato un pomeriggio di riflessioni, confronto di esperienze e danza quello promosso venerdì 25 Maggio 2018 da Il Laboratorio per chi lavora a stretto contatto con i giovani, utilizzando l’educazione alla socialità, l’espressione corporea e quella artistica come strumenti di crescita dell’individuo.
Dopo una breve introduzione, in cui la Presidente Valentina Villa ha ricordato la finalità principale dell’Associazione, cioè l’inclusione sociale attraverso lo strumento artistico della danza, è intervenuto l’Assessore Mauro Platé che ha sostenuto l’importanza dell’attività motoria non solo in relazione alla formazione e crescita dell’individuo, ma anche in relazione al valore sociale di cui è dotata.
A testimonianza di ciò, sono intervenuti Fabio Tambani (presidente Sansebasket A.D.S.) e Luca Zanacchi (presidente Comitato territoriale UISP di Cremona) promotori del progetto “Cantieri Sportivi: inclusione sociale attraverso lo sport”, che nasce per favorire la socializzazione e incrementare l’attività sportiva dei minori, con uno sguardo particolare a quelli che si trovano in situazione di svantaggio socio-economico. Il progetto è realizzato grazie a una rete di enti educativi, in particolare società sportive e cooperative che operano sul territorio, in collaborazione con scuole e con il Comune di Cremona ed è finanziato dalla Fondazione di Cremona e da alcune aziende locali.
In seguito è intervenuta Donatella Boccali coordinatrice del progetto “Cittadinanza in movimento, sulla strada della partecipazione”, che pone l’attenzione sulla realtà del quartiere e sul rapporto tra il territorio e la comunità che lo abita. Sono coinvolti enti del quartiere (associazioni e scuole), ma anche i cittadini: insieme si prendono cura dei beni comuni, in particolare di luoghi che sono punto di riferimento nel quartiere Po per famiglie e giovani,con l’obiettivo di rafforzare una rete stabile che coinvolga soggetti diversi e si faccia carico delle esigenze del quartiere.
L’intervento di Cristiana Paladini (Ricercatrice presso l’Istituto IARD) si è concentrato direttamente sulla nostra Associazione: Paladini ha presentato la ricerca sull’esperienza de Il Laboratorio ASD APS. L’obiettivo dell’indagine è stato quello di ricostruire il modello adottato da IL laboratorio per proporre una danza “per la coesione sociale” indagandone il metodo, il rapporto con territorio e utenti e la rete costruita, nel realizzare per le allieve un progetto in cui la danza e l’espressione corporea diventano momento educativo per i più piccoli e percorso di coesione sociale per chi li circonda.
Infine il Prof. Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza, Facoltà di Scienze della Formazione) ha esposto una riflessione conclusiva dell’incontro, evidenziando la necessità di collocare l’azione educativa all’interno di una comunità che diventa, essa stessa, lo strumento per promuovere la persona nei suoi diversi aspetti e per prevenire le povertà educative.
La sfida per i molti progetti che sul territorio cremonese usano l’espressione corporea come strumento di inclusione e educazione alla responsabilità, al disciplinamento, all’autonomia, è per Triani quella di mettere al centro la persona nella pluralità dei suoi linguaggi, di rafforzare le reti che operano a questo fine e di riscoprire la cultura dell’attività motoria come momento di inclusione sociale degli abitanti del territorio e di partecipazione collettiva: in questo modo la comunità che si crea è più preparata nel monitorare e sostenere le situazioni di fragilità al proprio interno, nell’accogliere le diversità e nel far crescere le generazioni future.
L’incontro è stato ulteriormente arricchito da alcune performance delle allieve dell’Associazione, frequentanti i corsi di Modern e Disegno Danza.
26 maggio 2018